Perché introdurre Intelligenza Artificiale in azienda, oggi

21 GEN 2022 Perché introdurre Intelligenza Artificiale in azienda, oggi

Pubblicato da Laura Zanfrini

L’Intelligenza Artificiale, all’interno di programmi di innovazione e trasformazione, offre soluzioni sia per una nuova relazione con i clienti sia per la riorganizzazione dei processi e dei ruoli, sia per ripensare la value proposition.

Tutti i clienti stanno cambiando esigenze ed aspettative a una velocità nuova, l’evoluzione tecnologica è in accelerazione continua, le opportunità di business si aprono e chiudono rapidamente.

L’arrivo della Covid-19 ha segnato un’accelerazione. Nel mondo industrializzato le aziende, anche solo per preservare la salute dei dipendenti e rimanere operative, hanno introdotto il remote working, accelerato l’automazione di alcuni processi e iniziato a sperimentare il machine learning.

La corsa all’intelligenza artificiale per affrontare tutte queste discontinuità è stata massiva: hanno inquadrato e approfondito il fenomeno sia lo  Human-Centered Artificial Intelligence dell’Università di Stanford sia l’Agenda Digitale: quest’ultima individua nell’AI il futuro dei processi decisionali complessi, in molti ambiti.

In considerazione di una ripresa post-pandemica sostenibile, l’Intelligenza Artificiale si sta dimostrando uno strumento importante di innovazione dei prodotti e di sviluppo organizzativo interno. “La pandemia ha contribuito ad abbattere molte delle barriere esistenti nel processo di digital transformation, inoltre i dirigenti sempre più spesso si affidano alla tecnologia per indirizzare le attività più strategiche”, ha affermato Mark Foster, Senior Vice President di IBM Services.

 

Ma quanto è diffusa oggi nelle aziende l’Intelligenza Artificiale?

 

Le differenze tra un Paese e l’altro sono evidenti. Lo mostrano chiaramente i dati pubblicati da IBM nell’indagine “Global AI Adoption Index 2021”, al cui interno viene messo a confronto il tasso di adozione dell’Intelligenza Artificiale da parte delle imprese.

Più nel dettaglio, in questa indagine viene descritto che l’aumento dell’adozione di soluzioni AI è causata oltre che dal perdurare della crisi Covid-19, soprattutto dalle necessità del business e dall’aumento dell’accessibilità tecnologica.

Inoltre, si evince che le società più grandi hanno molta più probabilità di implementare l’AI nelle loro operazioni aziendali rispetto alle realtà più piccole; nel totale delle imprese ben il 34% non ha ancora implementato un progetto di Intelligenza Artificiale nei suoi processi.

La ricerca individua anche tre limiti principali nell’adozione dell’AI, rappresentati in primis dalla mancanza di conoscenza o di expertise nell’AI (39%); in seconda istanza, la continua crescita nella complessità dei dati (32%) ed infine la mancanza di tools e piattaforme per lo sviluppo di modelli AI (28%).

Per quanto riguarda le aziende italiane, una ricerca di Eurostat dell’aprile 2021 mostra come solo l’8% del totale delle imprese italiane utilizzi attivamente l’Intelligenza Artificiale.

Se oggi l’Intelligenza Artificiale è ancora poco presente nella maggior parte delle aziende italiane, perché non cogliere questo vantaggio?

 

Introdurre Intelligenza Artificiale in azienda è una responsabilità del vertice.

 

E’ vero che serve prudenza: il ritorno dell’investimento di questa innovazione non è automatico.

Da anni sappiamo che la trasformazione digitale è piena di ostacoli: si quantifica che circa il 70% dei progetti di digital transformation non raggiunge i propri obiettivi, con un grande dispendio di risorse, tempo ed energie.

Le ricerche condotte dall’MIT e da BCG (ottobre 2020) evidenziano che al momento solo una minima parte delle aziende hanno ritorni finanziari significativi dall’investimento in intelligenza artificiale: sono quelle che, intenzionalmente, trasformano i processi per facilitare l’apprendimento organizzativo con l’AI.

Per questo, solo le aziende il cui focus strategico è sull’organizational learning e non solo sul machine learning traggono benefici tangibili dall’AI: queste organizzazioni non si limitano, ad investire in tecnologia ma creano le condizioni affinché umani e macchine possano imparare reciprocamente diventando, insieme, più intelligenti, più rilevanti e più efficaci.

L’Intelligenza Artificiale consente di moltiplicare le risorse a cui attingere e anche di fare economie di scala, di scopo e di apprendimento: si può fare di più, si può fare altro, si apprende più velocemente, ma per sfruttare questo potenziale bisogna operare decisioni critiche su dove introdurla e quale tecnologia scegliere e, in modo ancora più determinante, bisogna ripensare l’organizzazione e il lavoro.

Introdurre AI in modo sostenibile necessita di business acumen, di capacità di visione strategica e competente. Serve uno sguardo ampio e profondo che parta dal punto di osservazione del vertice aziendale. L’Intelligenza Artificiale è una priorità per i vertici aziendali e non può essere delegata al reparto IT o Digital, altrimenti si riduce a un diverso modo di fare automazione.

No Comments

Sorry, the comment form is closed at this time.